La Sindrome di Williams-Beuren è una rara condizione genetica a trasmissione sporadica caratterizzata da dismorfismi facciali distintivi, anomalie cardiovascolari, ritardo dello sviluppo e un profilo cognitivo e comportamentale unico.
È causata dalla delezione di circa 25-27 geni sul cromosoma 7q11.23, inclusa l'elastina, una proteina essenziale per l’elasticità dei tessuti connettivi.
Questa alterazione genetica porta a manifestazioni cliniche multisistemiche, con impatto sullo sviluppo neurologico, cardiovascolare e metabolico.
La Sindrome di Williams-Beuren ha un’incidenza stimata di circa 1 su 7.500 nati vivi.
Colpisce entrambi i sessi in modo equo ed è tipicamente sporadica, anche se sono stati riportati rari casi familiari con trasmissione autosomica dominante.
Anatomia e Fisiopatologia
La delezione del cromosoma 7q11.23 determina deficit nella produzione di elastina, con ripercussioni su più organi e apparati:
Sistema nervoso: ritardo cognitivo lieve-moderato, profilo comportamentale distintivo con ipersocialità e tendenza alla musicalità.
Tessuti connettivi: lassità legamentosa, ernie ombelicali e inguinali, ipotonia muscolare.
Metabolismo: ipercalcemia infantile, insulino-resistenza e predisposizione a patologie autoimmuni come l’ipotiroidismo.
L’assenza di elastina influisce negativamente sulla compliance dei vasi sanguigni, contribuendo all’insorgenza delle anomalie cardiovascolari caratteristiche.
Segni e Sintomi
Il quadro clinico della Sindrome di Williams-Beuren è caratterizzato da segni distintivi che coinvolgono diversi distretti corporei:
Caratteristiche facciali tipiche: fronte ampia, naso corto con punta larga, bocca larga con labbra carnose, mento sfuggente.
Ritardo dello sviluppo: difficoltà motorie e linguistiche, deficit delle abilità visuospaziali, ipersocialità con tendenza alla loquacità.
Compromissione cardiovascolare: stenosi aortica sopravalvolare, stenosi delle arterie renali e polmonari.
Disordini metabolici: ipercalcemia transitoria o persistente, bassa statura, predisposizione al diabete di tipo 2.
Ipersensibilità uditiva e predisposizione alla musicalità.
La gravità delle manifestazioni cliniche varia tra i pazienti, rendendo necessario un approccio terapeutico personalizzato.
Diagnosi
La diagnosi della Sindrome di Williams-Beuren si basa su un approccio combinato:
Valutazione clinica: identificazione dei segni dismorfici e comportamentali caratteristici.
Test genetici: conferma mediante ibridazione fluorescente in situ (FISH) o array-CGH, utili per individuare la delezione del cromosoma 7q11.23.
Ecocardiografia: valutazione delle anomalie cardiovascolari associate.
Dosaggio della calcemia: monitoraggio dell’ipercalcemia nel periodo neonatale e infantile.
La diagnosi prenatale è possibile mediante test genetici su villocentesi o amniocentesi nei casi con sospetto ecografico di cardiopatia congenita.
Trattamento
Non esiste una terapia curativa per la Sindrome di Williams-Beuren, ma un trattamento multidisciplinare è fondamentale per gestire le diverse manifestazioni cliniche:
Monitoraggio cardiovascolare: controlli cardiologici regolari per la stenosi aortica sopravalvolare e l’ipertensione arteriosa.
Supporto nutrizionale: gestione dell’ipercalcemia, monitoraggio del metabolismo e delle abitudini alimentari.
Interventi educativi: programmi specializzati per migliorare lo sviluppo cognitivo e le abilità motorie.
Supporto endocrinologico: trattamento dell’ipotiroidismo e sorveglianza della crescita.
Follow-up neurologico: gestione dei deficit neurocomportamentali e potenziamento delle abilità sociali.
In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere stenosi vascolari significative.
Prognosi
Con un intervento precoce e un follow-up multidisciplinare, la qualità di vita dei pazienti con Sindrome di Williams-Beuren può essere soddisfacente. Tuttavia, è fondamentale un monitoraggio continuo per prevenire e gestire le complicanze a lungo termine, in particolare quelle cardiovascolari e metaboliche.
Bibliografia
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